Il XIII Romanestesia conserva la tipologia degli anni precedenti, cioè di un congresso rivolto agli anestesisti-rianimatori che operano in ambito di medicina critica. L’aspetto comune agli anni precedenti è la presenza di workshop precongressuali interamente gestiti dalla componente infermieristica e dei tecnici della perfusione cardiocircolatoria, figure imprescindibili nel percorso di cura del paziente ad alto rischio. Le figure coinvolte, di spessore nazionale ed internazionale, discuteranno di problematiche vive e dibattute quali la sepsi ed il trattamento extracorporeo delle patologie cardiorespiratorie. Si è mantenuta la discussione sulle problematiche del dolore così importante anche e soprattutto nel paziente critico. Insomma tanti aspetti della anestesia e della terapia intensiva che sicuramente susciteranno interesse nella comunità anestesiologica della nostra regione e anche in ambito nazionale. Il razionale rimane quindi quello della conoscenza e della formazione sulle tecniche di cura più avanzate per affrontare con maggiore efficienza le problematiche del paziente critico.